Travel_in_a_six_string_world_GianlucaVerrengia

TRAVELS IN A SIX STRING WORLD

Gianluca Verrengia

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Il viaggio che Gianluca Verrengia ha intrapreso nel mondo della chitarra abbraccia una vasta zona del mondo, spaziando in musiche provenienti da varie latitudini: nel disco troviamo brani di stili diversi, dal latin/jazz al funk passando per la musica da camera e il rock, stili propri di culture e epoche differenti. L’album è molto vario e può risultare dispersivo al primo ascolto, ma man mano che l’ascoltatore entra nella musica scopre la volontà del chitarrista di esplorare ogni genere per dire la sua, creando così un mosaico musicale che trova la sua identità con gusto e raffinatezza, sia negli arrangiamenti, curati dallo stesso Verrengia, che nelle musiche, anche queste tutte scritte da lui.

 

 

TRAVELS IN A SIX STRING WORLD

Gianluca Verrengia

Il viaggio che Gianluca Verrengia ha intrapreso nel mondo della chitarra abbraccia una vasta zona del mondo, spaziando in musiche provenienti da varie latitudini: nel disco troviamo brani di stili diversi, dal latin/jazz al funk passando per la musica da camera e il rock, stili propri di culture e epoche differenti. L’album è molto vario e può risultare dispersivo al primo ascolto, ma man mano che l’ascoltatore entra nella musica scopre la volontà del chitarrista di esplorare ogni genere per dire la sua, creando così un mosaico musicale che trova la sua identità con gusto e raffinatezza, sia negli arrangiamenti, curati dallo stesso Verrengia, che nelle musiche, anche queste tutte scritte da lui.Travel_in_a_six_string_world_GianlucaVerrengia
Il brano di apertura è RGB, un biglietto da visita che mostra subito l’impronta del disco, temi melodici e sezioni di soli che richiamano il modo di affrontare uno standard jazz; abbiamo di seguito gli altri brani che spaziano molto ma non sono mai sottomessi alla chitarra, lasciando così spazio anche agli altri musicisti, sia nei temi che nei soli. Di solito i dischi dei chitarristi sono incentrati sulla chitarra a volte in modo eccessivo, ma in questo album si nota la voglia di fare musica in modo corale, evitando così di chiudere gli spazi agli altri strumenti che altrimenti avrebbero fatto da cornice a una chitarra unica protagonista. L’ottica di band, insomma, ha indirizzato correttamente Verrengia verso una musica più aperta e globale.
Menzione particolare oltre a RGB meritano Quartal, brano di stampo fusion, Slap my axe, un’avvolgente funk con sezione di fiati, TeArsy con il suo dolce spirito pop, Tangos con una bellissima intesa tra gli strumenti e infine Ghost con le sue atmosfere misteriose. Gli altri sono tutti ottimi brani ma forse uno scalino sotto a questi appena elencati che invece sono i più riusciti. Nei brani del disco la chitarra ricopre tutti i ruoli, dai temi alle ritmiche compresi fraseggi che arricchiscono gli arrangiamenti; il tocco e’ morbido e i suoni molto puliti, testimoniando cosi’ l’esperienza di Verrengia nel pop e rock.

Anche la produzione è stata curata dallo stesso Verrengia: le sessioni di registrazione e missaggio sono stati realizzati nel suo nuovo e ben attrezzato studio Audioworks a Latina, tranne il mastering che è stato effettuato in Florida da un guru delle produzioni jazz/fusion, Bob Katz. I suoni risultano molto “acustici” e reali, sono stati cioè valorizzati senza appesantirli con un uso esagerato di plug-ins, e infatti il risultato è una musica vera e calda, da apprezzare tantissimo anche live. Verrengia e la sua band, chiamata “The Verreng Project”, è correntemente in tour nei club, se volete ascoltarlo andate sul suo sito www.gianlucaverrengia.com per qualsiasi informazione.
Nel complesso si percepisce una personalità musicale che sta prendendo forma e che deve emergere, e questo disco è sicuramente un’ottimo inizio per un percorso che il musicista ha appena iniziato; il fattore che unisce tutti i brani è l’atmosfera morbida e avvolgente, evidenziando così la sensibilità musicale del chitarrista pontino e la sua preparazione musicale che spazia dalla classica (è diplomato in chitarra classica al Conservatorio e studia composizione) al mondo del rock e pop, come testimoniano le sue numerose collaborazioni.

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