Q.P.G.A – A prima vista

Stefano Pisetta alla corte di Claudio Baglioni

Si è conclusa sabato la 10 giorni romana del Q.P.G.A – A prima vista di Claudio Baglioni, un tour che proseguirà a Napoli fino al 12 dicembre prima di prendersi una meritata pausa natalizia. L’affluenza ed il calore che il popolo romano riserva al “suo” cantautore è sempre sorprendente, regalandogli il sold out per tutte le dieci date previste al Gran Teatro di Tor di Quinto.QPGA_2008

Anche per questo tour sarà Stefano Pisetta, già intervistato da Planet Drum durante il precedente tour (per vedere l’intervista clicca qui), a dare la carica alla band del Claudio nazionale. Il batterista trentino, alla sua seconda tournee con il cantautore romano, si è conquistato la fiducia e la conferma, ritagliandosi spazi ritmici sino a culminare con un solo nell’immancabile “VIA”.
Questo Piccolo Grande Amore 2008, o meglio “Q.P.G.A – A prima vista”, nome della tournee e del doppio album intitolato appunto QPGA 2008 che conterrà 36 brani, è l’anteprima delle quattro parti che compongono l’imponente progetto QPGA: un nuovo doppio album, un romanzo, un film e una serie di concerti. Ma non è il solito show tutto musica ed effetti luci. Claudio Baglioni regala al suo pubblico la storia della sua vita spogliandosi di tutti i ricordi che, sapientemente messi in musica, rievocano il suo passato, la sua gioventù.
Su di un palco spoglio (peccato per la disposizione troppo marginale dei musicisti), dove l’attenzione è tutta concentrata sul maxi schermo utilizzato per far passare immagini tratte dall’omonimo film, il cantautore romano si cimenta in una prima parte del concerto raccontando la storia di Giulia e Andrea, i due ragazzi protagonisti del suo QPGA. Il tutto alternato con brani inediti scritti nel 1972 (anno di pubblicazione di Questo Piccolo Grande Amore) ma che non trovarono posto nell’edizione originale ed oltre cinquanta minuti di nuova musica appositamente scritta per questo progetto.
“A prima vista” – ha dichiarato Baglioni – “potrebbe sembrare un normale concerto. Ma non è così. Questo Piccolo Grande Amore aveva bisogno di ritrovare il respiro, la completezza e la profondità di campo dell’intuizione originale e io dovevo decidermi a dare, finalmente, corpo ai quei piccoli grandi amori che erano rimasti incompiuti: musiche, canzoni, parole, immagini. “Quattro forme espressive, quattro linguaggi, quattro punti di vista, quattro diversi modi di raccontare” – conclude Baglioni – “per una tra le storie più belle e difficili: quel primo piccolo-grande amore, che non dura tutta la vita, ma ce la cambia per sempre” . Non una semplice scaletta di canzoni, dunque, ma uno spettacolo con taglio narrativo, produttivo ed esecutivo di una vera e propria opera pop.
Mai si era sentito parlare prima d’ora di un successo casuale, legato alla pura insistenza di un amico, “Quando tornai in Italia con Antonio Coggio finii di lavorare ad un concept album che avevamo iniziato a creare quasi di nascosto dalla casa discografica e che non convinceva nessuno…” – dice Claudio Baglioni dopo aver raccontato della sua avventura a Cracovia dove aveva ottenuto un grosso successo e denaro certo – “quando poi Questo piccolo grande amore uscì andò subito secondo in classifica ed è per questo che io oggi faccio questo mestiere.” Conclude prima di attaccare con uno dei brani inediti appena scritti.

Il concerto si conclude con la rappresentazione di brani storici, sapientemente arrangiati, che smuovono un ambiente ed un pubblico pacato, inizialmente sorpreso dalla novità del “concerto teatrale”, ma successivamente scatenato sotto il palco e pronto a saltare ed urlare il proprio amore nei confronti del suo cantautore romano.
Un accenno al film è doveroso. Il lavoro cinematografico intitolato con l’acronimo QPGA, viene definito un pop movie e uscirà a metà febbraio 2009, prodotto da 11 marzo film, Aurora Film e Medusa. I fatti narrati ripercorrono il periodo storico della fine degli anni 60 che fanno da sfondo alla storia appassionata e senza tempo dei due ragazzi (i protagonisti delle immagini passate durante il concerto). La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Baglioni in coppia con Ivan Cotroneo, la regia è affidata al giovane Riccardo Di Donna mentre Giulia e Andrea hanno i volti di Emanuele Bosy e Mary Petruolo.
La colonna sonora è ovviamente Questo piccolo grande amore, con l’unica aggiunta di un inedito “Niente di più” con Claudio Baglioni nel ruolo dell’io narrante.

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